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sabato 22 ottobre 2011

fantascienza

Marte il pianeta rosso         
In un futuro molto lontano, nell’ anno 3000, dove scienza e tecnologia erano all’ avanguardia sul pianeta Terra, il capitano Carter si preparò per una spedizione su Marte, il pianeta rosso.
Il  viaggio durò 20 anni luce. Per questa spedizione l’astronave era programmata con il pilota automatico mentre il capitano restò in ibernazione.
Appena atterrò, non vide esseri alieni, ma la sua tuta rilevò l’aria come fonte respirabile, anche se si potevano scorgere solo deserti di sabbia rossiccia e pareti rocciose secche, con la sensazione di bruciato, dando l’idea di mancanza di vita.
Tolto il casco, Carter disse: “ L’aria è respirabile ma il caldo non si sopporta, sembra un forno gigante!”.
Ad un certo punto senti delle voci dietro una duna, subito andò a vedere e restò strabiliato dalla visione di un altro mondo.
Marte era un cumulo di vecchie civiltà che combinava magicamente la scienza con la forza bruta. In effetti notò macchine molto simili a quelle della Terra che avevano la capacità anche di volare, ma da un altro lato vide la violenza, alieni con forme simili alle sue che lottavano con spade e scudi. Carter li chiamò Umalieni.                                                                       
Carter pur avendo un carattere forte e deciso in quel momento non sapeva cosa fare………
Ormai era notte e le tre lune di marte illuminavano il pianeta in un chiarore fosforescente; la decisione del capitano fu di riposarsi  e domani avrebbe provato a familiarizzare con gli abitanti.
Il giorno dopo si svegliò e uno di loro era  là davanti a lui che lo osservava. Il capitano tentò di parlare con lui chiedendogli come si chiamava; l’alieno rispose:”i-o mi chi-a-mo Lizard “. Il capitano provò di nuovo in altre lingue: inglese, spagnolo, latino, tedesco. Lizard gli rispose perfettamente e si intuì che l’italiano per lui era la lingua più difficile, Tuttavia pensò che fosse una specie di Google traduttore novemila.
                                                          
I due mangiarono insieme e parlarono per ore e ore del futuro e del passato. Pensarono di unire i due pianeti per dare all’uno quello che non aveva l’altro. In effetti a Lizard piaceva molto la pizza e ne mangiò quattro giganti.  Al capitano invece piaceva quella minuscola e rossa pasticca che ti saziava per circa venti ore; i due diventarono subito amici, L’umano gli raccontava le barzellette e l’Umalieno gli faceva vedere come un semplice accendino con un pò di polvere da sparo, nastro e un antenna isolante poteva diventare un razzo telecomandato da un cellulare. Lizard gli insegnò anche che con dei propulsori a base di carbonio e mescolato con un liquido di Marte, chiamato iguanera, si può raggiungere la velocità di centomila anni luce, cioè superare la velocità della luce solare; in tal modo l’uomo poteva visitare migliaia e migliaia di galassie e questo solo in pochi mesi.
Il giorno successivo Lizard propose di vedere il paese. Lo condusse subito dal re Alkatraz  soprannominato il “Supremo dei Supremi il Re dei Re” .
Il capitano Carter decise di contrattare con Alkatraz, la decisione fu presa: i due mondi si uniranno.
Da quel giorno in poi la vita degli umani e degli Umalieni non fu più la stessa.

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