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martedì 15 novembre 2011

myths and legends of the moon

Luna, miti e leggende

  Da sempre la Luna è stata al centro di miti e             leggende … il suo fascino e il suo mistero hanno portato l’essere umano a creare intorno ad essa un alone mistico, che va al di la dei concetti astronomici e pone la Luna in un posto d’onore, come Dea, come Donna, come astro dai grandi poteri. Ha soggiogato per secoli le menti dei più grandi poeti che le hanno dedicato miriadi di opere, ammaliati dalla sua eterea bellezza. E dunque vi propongo una serie di miti e leggende che la riguardano e che provengono da varie parti del mondo, con la speranza che come me restiate ammaliati dalla potente magia della Luna….

Il raccoglitore di sogni
 I
n una storia la Luna è associata alla rugiada mattutina. Racconta la leggenda che ogni sera una Luna- fanciulla raccoglie in un calice d'argento tutti i sogni dimenticati e i ricordi caduti nell'oblio e ogni mattina li riporta sulla Terra sotto forma di rugiada. Nulla va perduto per sempre...                                                                                       



La Leggenda della Luna Piena                                               (leggenda indiana)

Una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso. In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve. Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese: - Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?- - Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo. La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla. - Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena. Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione. Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore. I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena
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